venerdì 10 ottobre 2008

Nudi

Tre

Nudi, è la cosa più naturale e innocente che ci sia, evidenzia la nostra fragilità suggerendo rispetto e serenità.

Mia moglie ed io abbiamo riacquisito questo piacere con la nascita di nostro figlio. Quante ore durante la gravidanza abbiamo passato in completa nudità. Ci sembrava tutto più vero, essenziale. Nostro figlio lo sentivamo veramente vicino. Momenti splendidi, commoventi, tutti nostri. Momenti che ci sembravano meno intensi quando uno di noi due non era completamente nudo. Le stagioni ci hanno aiutato, nostro figlio è nato a settembre, abbiamo avuto tutta la primavera e l’estate per vivere sensazioni incredibili. Poco alla volta abbiamo osato e la natura ci ha accolti così come veramente siamo, è stato come un richiamo, ci siamo sempre più affidati ad essa, nudi. Coccolati dal sole, dalle brezze che filtravano tra la vegetazione, dall’acqua che ci tonificava, i profumi, il terreno dolcemente calpestato, la carezza di una fronda. Nudi, tutto ci sembrava più calibrato, giusto, sincero, rispettoso, forte.
Ora nostro figlio cresce e il nostro cammino prosegue, in sua compagnia, nudi. Con la sua spontaneità quante cose ci insegna e la natura anche. Siamo sempre più consapevoli, e lo proviamo sulla nostra pelle, che la natura ci offre tutto quanto di cui abbiamo bisogno, si dona, ma le dobbiamo rispetto.
La nudità apre delle porte e poco alla volta muta schemi e preconcetti. Mi rendo conto che apparenze, falsi bisogni e spreco lasciano posto a semplicità, essenzialità e serenità.

Poco alla volta ci siamo avvicinati a chi condivide questo modo di essere, con rispetto, con circospezione. Il contesto ambientale è importante, importante quanto il fine delle persone che lo frequentano.
Queste realtà esistono, abbiamo il diritto e forse anche il dovere di valorizzarle.

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